In occasione delle giornate FAI all’aperto il 27 e 28 giugno abbiamo visitato Molo San Vincenzo a Napoli. Molo San Vincenzo ha una storia antichissima . Si può datare dal 1268 quando Carlo I d’Angiò fece costruire una torre militare sull’isolotto di fronte al Castel Nuovo.
Sull’isolotto sorgeva una piccola chiesetta di proprietà del monastero di San Vincenzo , ecco spiegato il nome. Poi successivamente intorno al 1596 venne unito con la terraferma dando inizio alla forma attuale.
Dopo vari anni, nel 1832 sotto il regno di Ferdinando II di Borbone, si diede una grossa spinta all’antico progetto dell’architetto Fontana, facendo ampliare il molo di San Vincenzo a 550 metri dalla riva.
Oggi il Molo San Vincenzo rimane infatti separato dalla metropoli per la presenza della Marina Militare che occupa buona parte della struttura ed impedisce – tranne particolari occasioni– l’accesso ai cittadini, nonostante l’instancabile impegno dell’associazione Friends of Molo San Vincenzo, che da alcuni anni promuove visite guidate e iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore storico e architettonico del sito e avviare quel “recupero e risanamento” più volte annunciato.