Palazzo Gonzaga-Guerrieri è uno storico edificio di Volta Mantovana, in provincia di Mantova in Lombardia.
Il palazzo venne costruito verso il 1450 da Ludovico III Gonzaga, II marchese di Mantova e dalla consorte Barbara di Brandeburgo come villa di campagna, fra le colline Moreniche e nel clima salubre del vicino lago di Garda, a ridosso di una torre e di un tratto delle mura di difesa del borgo. Passò di proprietà al figlio Rodolfo Gonzaga e quindi ai suoi figli Gianfrancesco ed Aloisio, che lo donarono nel 1515 a Ludovico Guerrieri, commissario dei Gonzaga a Volta. Nei primi anni del XIX secolo il palazzo fu di proprietà del marchese Tullo Guerrieri (1773-1845), che qui morì e con lui ebbe termine il ramo della famiglia. Il palazzo, nel 1860 circa, venne ceduto al marchese Achille Gonzaga, del ramo cadetto dei Gonzaga di Vescovato e quindi alla figlia Costanza, moglie di Tullio Cavriani. Nel 1930 passò a Carlo Cavriani, che lo cedette infine, a metà degli anni ottanta al Comune di Volta Mantovana, che ne fece la sede municipale. Il palazzo ha una facciata asimmetrica con portale in pietra sormontato da un balconcino in marmo e due file di finestre. Il tetto è abbellito da tre originali comignoli. All’interno dell’edificio sono presenti soffitti lignei con decorazioni cinquecentesche mentre il piano terreno è ricco di affreschi. Al piano superiore il salone delle feste con affreschi del pittore neoclassico mantovano Paolo Zandalocca (1741-1828).
Suggestivo è il giardino all’italiana, costruito agli inizi del Cinquecento disposto su quattro piani asimmetrici, con terrazza panoramica ideata secondo gli schemi di un chiostro monacale. Le colonne in pietra provengono da monasteri e conventi soppressi in epoca napoleonica che furono salvate e portate ad abbellire il giardino.
Un tunnel collega il palazzo alle antiche scuderie, antistanti all’edificio, dove attualmente vengono allestite mostre e manifestazioni culturali.
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