Il ponte di Veja è un arco naturale con una arcata di circa quaranta metri che si trova nel comune di Sant’Anna d’Alfaedo, poco distante dal confine con il comune di Grezzana, in provincia di Verona sui Monti Lessini.
Questo ponte è frutto dell’evoluzione naturale di una grotta, in principio vi era una caverna carsica. La struttura della caverna era rappresentata da una sorta di architrave costituita dall’attuale ponte ed al di sotto, invece, strati calcari più erodibili. Il corso delle acque passava sopra il ponte formando una cascata. Molto lentamente si crearono degli inghiottitoi che portarono il corso delle acque all’interno della grotta e scavarono la parte più debole risparmiando l’arco del ponte, costituito da lastriformi calcari del Rosso ammonitico.
Attualmente il torrente scorre al di sotto del ponte, tra grandi massi di crollo, alimentato anche dalla sorgente della Grotta dell’Acqua.
Il ponte di Veja, per la sua struttura insolita, ha sempre attratto molti artisti. Probabilmente il più famoso fu Andrea Mantegna che lo riprodusse a Mantova nel Palazzo Ducale all’interno degli affreschi della Camera degli Sposi. La vulgata popolare riporta che Dante Alighieri, esiliato a Verona e ospite di Cangrande della Scala, vi si ispirò per le Malebolge.