Il palazzo Giusti è stato costruito nel XVI secolo con un classico impianto ad U, insieme al giardino, considerato uno degli esempi più belli di giardino all’italiana.
Il giardino è stato modificato più volte durante la sua lunga vita, ed è stato particolarmente curato dopo la seconda guerra mondiale .
Creato alla fine del 1300, il giardino si presenta oggi nella struttura datagli nel 1570 da Agostino Giusti, Cavaliere della Repubblica Veneta e Gentiluomo del Granduca di Toscana.
La parte più antica del giardino è stata impostata geometricamente, vicino alle fonti d’acqua, ed è chiuso da una fila di cipressi, tra i quali vi è il cipresso di Goethe, vecchio di oltre seicento anni e ammirato da Wolfang Goethe nel 1786 e citato nel suo libro”Viaggio in Italia” del 1817.
Il giardino si può dividere in varie zone, di cui le più importanti sono quella occidentale e quella orientale.
Nella prima si trovano quattro aiuole quadrangolari, affiancate da un viale alberato.
Nel primo quadrato si trova una vasca con una fontana, in cui sono scolpiti dei delfini. Nel secondo si trova una statua pagana raffigurante Minerva. Nel terzo invece si trova una statua di Apollo. Nel quarto quadrato, infine, si trova un’altra statua, forse la più rilevante del parco.
Nella seconda zona, invece, si trovano soltanto due quadrati, speculari a quelli dell’altra zona. Nel primo quadrato (diviso in quattro aiuole triangolari) vi è al centro una piccola fontana in marmo rosso di Verona. Nel secondo si trova invece un labirinto di siepi, uno dei pochi ancora presenti in Veneto, ridisegnato da Luigi Trezza nel 1786.