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Forte Belvedere Gschwent – Lavorone (Trento)

La fortezza austro-ungarica di Lavarone (in Trentino), meglio nota come Forte Belvedere Gschwent, (in tedesco: Werk Gschwent) sorge su di uno sperone roccioso che si spinge verso la Valdastico e la valle del Rio Torto, dominandone le testate. Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano.

Sebbene mai direttamente interessato dagli assalti della fanteria italiana, lungo tutto l’arco del primo anno di guerra forte Belvedere subì bombardamenti molto intensi. Il fuoco dell’artiglieria nemica causò più volte notevoli danni alle strutture e fece anche delle vittime tra la guarnigione, non arrivando comunque mai all’intensità raggiunta dai bombardamenti contro forte Campo Luserna e forte Vezzena.

Forte belvedere
Forte belvedere

Il giorno 23 maggio 1915 alle ore 18, con la dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria-Ungheria, ebbero inizio le ostilità. Alle 5 del mattino del giorno seguente vennero sparati i primi colpi di cannone contro forte Belvedere. Oltre ai cannoni dei forti italiani Verena e Campolongo, le artiglierie italiane erano dislocate a Porta Manazzo, nei pressi di cima Campomolon, al passo della Vena e sul monte Toraro.

Forte Belvedere-Gschwent si presenta oggi al visitatore quale museo di se stesso e della prima guerra mondiale (19141918). Al suo interno si trovano reperti storici ed installazioni multimediali che illustrano la storia del forte, della sua guarnigione e delle vicende militari che hanno interessato gli Altopiani. 

Il museo fa parte della Rete Trentino Grande Guerra.

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